Diana Del Bufalo ha confessato, in un’intervista, di soffrire di coprolalia: cos’è questa malattia e quali sono i sintomi.
Cos’è la malattia di cui ha dichiarato di soffrire l’artista romana durante l’intervista rilasciata nelle ultime ore?
Proprio perché si conosce poco circa questo aspetto, la redazione di Gossiplive.it ha deciso di dedicare un focus sull’argomento.
Di seguito tutto quello che devi sapere sulla coprolalia.
Coprolalia: cause, sintomi e diagnosi della malattia di cui soffre Diana Del Bufalo
Il termine deriva dal greco ed è composto da cópros che vuol dire sterco o escrementi e lalìa che significa chiacchiera.
Basterebbe l’etimologia a chiarire che si tratta di una malattia che costringe, chi ne soffre, a pronunciare frasi tendenti all’osceno oppure al volgare.
Come racconta Diana Del Bufalo nell’intervista rilasciata ai microfoni de Il Corriere della Sera, la prima volta che si è accorta di questa situazione si trovava nel negozio della ex fidanzata del fratello.
Ad una cliente che chiedeva la possibilità di incidere altre forme su una collanina, l’artista ha risposto che forse avrebbe voluto un fallo al posto dei fiori.
Nel suo caso, le manifestazioni si presentano in momenti di noia e di estrema formalità.
In linea di massima, la coprolalia è spesso associata alla Sindrome di Tourette, anche se si tratta di una comorbilità che si presenta in una percentuale di casi di Tourette che non supera il 20%.
Si tratta, comunque, di una malattia che tende a manifestarsi soprattutto negli adolescenti mentre “svanisce” con il trascorrere del tempo ed il passare degli anni.
Quali sono le cause della coprolalia? Spesso questo tipo di disturbi nasce da turbe psichiche oppure da fattori che ne favoriscono la manifestazione, come appunto la sindrome di Tourette.
Specifichiamo che il linguaggio ed i pensieri espressi possono non coincidere con le idee del soggetto, ma potrebbero derivare da parole che ha ascoltato o che ha percepito dall’ambiente a lui circostante.
Esiste una cura per la coprolalia? Nel trattamento di casi che soffrono di questa malattia si tende a ricorrere a farmaci o al condizionamento classico, scoperto da Pavlov.