Addio per sempre ai Simpsons? Gli autori pensano al finale

L’orario del pranzo, per diverse generazioni di bambini italiani, equivaleva ad un pasto in compagnia dei propri cartoni animati preferiti.

Da Dragon Ball a Futurama, passando per i Simpsons, solo per citarne alcuni. In particolare, la simpatica famiglia di Springfield ha conquistato i cuori di tutti con le loro avventure.

Homer: un padre fuori dall’ordinario che ne combina di tutti i colori, pigro, ma anche coraggioso e molto umano.

Marge: una donna che prova a frenare le “sciocchezze” del marito ed una madre amorevole.

Bart: un bambino molto vivace che si diverte ad organizzare scherzi insieme al suo migliore amico Milhouse.

Lisa: una ragazzina dalle doti intellettive spiccate, ricca di interessi culturali ed abile musicista.

Infine, Maggie: la più piccola della famiglia più pazza della tv. Si tratta, ovviamente, di una parodia della vita e della società americana, ma con la quale tanti bambini sono cresciuti quasi al punto di affezionarsi ai personaggi.

Addio per sempre ai Simpsons?

La notizia della possibilità che i creatori stiano pensando ad un finale per la serie ha spiazzato proprio tutti.

Dal primo episodio trasmesso negli Stati Uniti nel 17 dicembre 1989 sono trascorsi ormai oltre trent’anni.

Nel nostro Paese la messa in onda fu prima affidata a Canale 5 (dal 1991 al 1996), ma dal ’97 e fino ad oggi le puntate sono fruibili, secondo la programmazione, su Italia 1. Dopo oltre 700 episodi gli autori starebbero ipotizzando un finale per chiudere la storia.

Recentemente, uno degli sceneggiatori e produttori storici, Al Jean, ha rivelato che la chiusura non avverrà nell’immediato. Le avventure dei Simpson almeno fino al 2023 continueranno come da contratto, poi si faranno delle valutazioni. “Ipotizzo che la serie potrebbe finire con il raggiungimento del millesimo episodio”, spiega Al Jean che poi fa una rivelazione.

“Immagino l’ultima puntata con la famiglia che torna allo spettacolo di Natale che si trova nel primo episodio, così da rendere la serie una sorta di loop infinito”, ha concluso l’autore.