Achille Lauro, cantante di grande successo protagonista anche al Festival di Sanremo, ha fatto una confessione incredibile legata al suo passato
Achille Lauro, conosciuto per la sua carriera musicale e il suo stile eccentrico ma diretto, ha deciso di rivelare il suo passato inedito. Lo fa con stile, in un docu-film Ragazzi Madre – Iliade, disponibile dal 14 dicembre su Prime Video.
Il documentario rivela un lato oscuro del passato del 33enne, svelando una gioventù segnata da cattivi esempi e scelte discutibili.
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Achille Lauro svela i retroscena del suo passato
Nella prima parte del film, Lauro condivide un frammento della sua vita privata, spiegando il difficile contesto in cui è cresciuto. Vivendo in una sorta di “comune” nella periferia romana insieme al fratello, il cantante si è trovato circondato da individui più anziani con un passato giudiziario, che egli stesso definisce come figure paterna. In un ambiente da lui descritto come “marcio, razzista e omofobo”, Lauro confessa di essere stato un adolescente “incosciente e compiaciuto.”
Quel periodo è stato caratterizzato da furti al supermercato ed azioni trasgressive di cui non va fiero. Tuttavia, il percorso di Achille Lauro prende una svolta significativa quando scopre la passione per la musica e decide di intraprendere una carriera nel rap. Con il supporto di figure chiave come Boss Doms e lo stylist Nick Cerioni, il documentario esplora la trasformazione artistica. Per poi arrivare al successo con brani iconici che lo hanno portato a sanremo come Me ne frego.
Il film celebra i dieci anni di carriera del cantante, chiudendo simbolicamente un capitolo e aprendone uno nuovo. Achille Lauro, proiettato verso il futuro, annuncia il suo trasferimento negli Stati Uniti, a Los Angeles, per dedicarsi a progetti musicali e ampliare le sue connessioni internazionali. Nonostante il passato turbolento, Lauro si impegna oggi in attività benefiche e si presenta come figura di ispirazione per giovani provenienti da contesti difficili.
Infine, Achille Lauro riflette sulle controversie legate al mondo dei trapper e rapper, sottolineando l’importanza di comprendere il contesto sociale da cui emergono le loro creazioni musicali. Sostiene che la musica, pur influenzata dalle tendenze del momento, riflette soprattutto la realtà in cui viviamo. Il cantante invita a una riflessione critica sull’ambiente in cui crescono i giovani, considerando la musica come un potenziale strumento di cambiamento per coloro che cercano riscatto sociale e un nuovo inizio.