Il figlio di Bruno Arena, Gianluca, dopo la morte del padre ha preso una commovente decisione: di cosa si tratta.
Circa un mese fa ci lasciava ci lasciava un comico che ha scritto pagine di storia importanti in coppia con Max Cavallari formando il duo: i Fichi d’India.
In molti non conoscono la storia della loro nascita, quindi, ve la proponiamo brevemente. Bruno aveva studiato per diventare insegnante di educazione fisica, ma negli anni si avvicina al mondo dello spettacolo facendo l’animatore nei villaggi turistici.
Nel 1988 incontra colui che poi diventerà il suo compagno nella vita artistica e, durante una passeggiata sulle spiagge di Palinuro, in Campania, prendono la decisione di formare il duo.
Fichi d’India, il loro nome d’arte, deriva dalle piante che li avevano accompagni nel cammino durante il quale avevano dato il via alla collaborazione.
Bruno Arena e Max Cavallari sono stati due colonne portanti di Zelig, programma in onda dal 2003 prima su Italia 1 e poi su Canale 5.
Questa sera, al debutto della nuova stagione del comedy show, Claudio Bisio e Vanessa Incontrada dedicheranno la puntata proprio all’artista scomparso lo scorso settembre.
Molti non sapranno che, alla morte del padre, il figlio Gianluca ha preso una decisione importante e molto commovente.
La commovente decisione del figlio di Bruno Arena
Gianluca Arena, figlio del compianto Bruno, ha maturato, in seguito alla morte del padre, una decisione cruciale, anche e soprattutto per il suo futuro.
Nell’intervista rilasciata a Silvia Toffanin a Verissimo, il ragazzo ha rivelato di voler seguire le orme di suo padre.
“All’inizio papà non lo sapeva, non volevo che mi aiutasse. Per me era come una sfida“, spiega Gianluca.
Su Instagram, pochi giorni dopo la scomparsa del genitore, scriveva: “Voglio fare il comico come te papà, per provare nel mio piccolo a fare del bene come hai fatto tu“.
Probabilmente, in un futuro prossimo, Gianluca Arena potrebbe collaborare con Max Cavallari, così come confessato dal comico dei Fichi d’India.
La malattia del comico
Durante la registrazione di una puntata di Zelig, nel gennaio 2013, un aneurisma induce un’emorragia cerebrale.
Max Cavallari, nel corso della stessa intervista rilasciata a Verissimo, ha ricordato, con le lacrime agli occhi, quei momenti.
“Eravamo a Zelig, stavamo registrando. Stava facendo il dinosauro, è caduto ed io in un primo momento ho scherzato perché era sempre a terra.
Stavolta però la caduta era dovuta all’emorragia. Sbatteva la mano forte contro la parete ed abbiamo capito che il problema grave.
Io sono andato a trovarlo al San Raffaele, c’era la luna dietro e gli dicevo: “Non spegnere la luna”. Una frase che mi ha portato fortuna perché poi è uscito dal coma.
Dico tutt’ora ai fan questa frase. Lui non parlava, non camminava, io non volevo più uscire di casa“, ha spiegato Max Cavallari in relazione alla malattia di Bruno Arena.