Il ricordo di Mino Reitano oggi a Domenica In: come e quando è morto il cantante italiano, la malattia, l’amore con la moglie, le figlie.
Mino Reitano è stato uno dei cantautori più amati della canzone italiana. Nato a Fiumara, in Calabria, il 7 dicembre 1944 il suo vero nome all’anagrafe era Beniamino Reitano. Nel corso della sua lunga carriera quarantennale partecipa sette volte al Festival di Sanremo. La sua prima volta fu nel 1967 con Non prego per me, seguita due anni dopo Meglio una sera piangere da solo in abbinamento con Claudio Villa. In entrambe le occasioni non raggiunse un piazzamento da finalista.
Andò meglio nel Sanremo 1974 con il brano Innamorati, che gli valse il piazzamento da finalista. Le successive tre apparizioni si dividono tra il 1988 e il 1992: un sesto, un diciannovesimo posto e un piazzamento non finalista. La sua ultima volta, a dieci anni dalla precedente, è nel 2002: Mino Reitano canta La mia canzone, classificandosi solo diciottesimo.
Il ricordo di Mino Reitano: come e quando è morto
La vita del cantautore si è spenta ad Agrate Brianza (in provincia di Monza) il 27 gennaio 2009. Mino è stato autore di quasi tutte le canzoni incise da lui, ma ha scritto anche brani per altri artisti come ad esempio Una ragione di più, scritta insieme a Franco Califano per Ornella Vanoni.
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Nel 2007 gli viene diagnosticato un cancro all’intestino. Nonostante due interventi chirurgici, muore due anni dopo la diagnosi all’età di 64 anni. Nell’ottobre del 2006 cantò per l’ultima volta in un concerto dal vivo, mentre l’ultima esibizione fu l’anno successivo in un programma televisivo della Rai. Infine, la sua ultima apparizione è stata 12 febbraio 2008 a La vita in diretta su Rai 1, meno di un anno prima della scomparsa: già allora Mino Reitano risultava segnato dalla malattia.
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Chi è la moglie, il matrimonio e le due figlie
Nel marzo 1977 sposa Patrizia Vernola, che assume il suo cognome Reitano. Il matrimonio è ripreso in diretta televisiva dalla Rai, il loro amore è coronato dalla nascita delle due figlie: Giuseppina Elena (che porta il nome dell’adorata mamma scomparsa) nel 1978 e, l’anno successivo, Grazia Benedetta.
Gli anni ’80 furono difficili per per l’avvento di nuovi generi musicali, ma già per la fine del decennio inizia la sua rinascita artistica a Sanremo e in televisione. La sua canzone Vorrei a Sanremo 1990 diventa un successo in tutto il Sudamerica nella versione spagnola della cantante argentina Valeria Lynch. Il regolamento del Festival di quell’anno, infatti, prevedeva che ciascun brano fosse cantato da un artista italiano e uno internazionale.
Sanremo 2002: il brano La mia canzone rappresenta – anche a detta della critica – un passaggio fondamentale nell’evoluzione della scrittura e dello stile del cantante. Sanremo 2004: Mino Reitano viene invitato come ospite d’onore al Festival condotto da Simona Ventura.