Don Matteo 13, conto alla rovescia per vedere in scena Raoul Bova: che personaggio sarà il suo Don Massimo. Giovedì 21 aprile sarà l’ultima puntata di Don Matteo con Terence Hill. “Così vicini, così lontani” è il titolo del quarto episodio della tredicesima stagione in onda in prima serata su Rai Uno.
L’ingresso di Don Massimo, il personaggio interpretato da Raoul Bova, arriverà già giovedì o bisognerà aspettare la prossima settimana? C’è grande mistero attorno al suo esordio nella fiction italiana più longeva della nostra televisione. Vent’anni di messa in onda, per la prima volta senza Terence Hill nel ruolo di Don Matteo.
La trama della quarta puntata: Franco Fanelli è il fratellastro di Marco, con cui il PM però non ha mai avuto un buon rapporto. Ma sembrano esserci altre ragioni dietro la presenza di Franco a Spoleto, forse legate all’omicidio di una parrocchiana di Don Matteo. E mentre Federico e Greta si avvicinano sempre di più, Anna riceve la visita inaspettata del Colonello Lucio Valente, suo istruttore ai tempi dell’Accademia, con cui ha sempre avuto una grande intesa. Nel frattempo, il Maresciallo Cecchini si ritrova imprevedibilmente al centro delle attenzioni di tutta Spoleto, per via di un nuovo caso letterario: una serie di romanzi gialli che sembra ispirarsi proprio a lui!
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Don Matteo 13: Raoul Bova presenta Don Massimo
In attesa di conoscere Don Massimo, Raoul Bova presenta il suo personaggio nel corso di un’intervista a Vanity Fair. Che tipo è questo prete, bellissimo e con un passato misterioso tutto da scoprire? “Don Massimo è un prete di strada – spiega – uno che come missione ha quella di trasmettere dei valori. All’inizio non è amato dai parrocchiani, e se ne lamenta con Don Matteo. Che risponde con una lettera bellissima: i preti devono essere gli ultimi, restare umili, le delusioni fanno parte del mestiere”.
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Don Massimo dovrà portare sulle sue spalle, indossando la tonaca, “anche le colpe degli altri che si sono macchiati di colpe indicibili”. Un compito per niente facile. Dunque, “Don Massimo dovrà fare una doppia fatica per guadagnarsi la fiducia delle persone e diventare un loro punto di riferimento”.
Perché Terence Hill è andato via
Terence Hill ha deciso di abbandonare il ruolo che gli ha regalato una seconda carriera, interpretato da oltre vent’anni su Rai Uno. Il pubblico italiano ha ascoltato la sua voce per la prima volta proprio nella fiction del prete-investigatore, mentre nei precedenti film era sempre stato doppiato. Ebbene, Terence aveva fatto una richiesta alla produzione: trasformare Don Matteo in una sorta di serie evento come accade con Il Commissario Montalbano. Un numero limitato di puntate, ma più lunghe come fossero un film. In questo modo avrebbe potuto trascorrere meno tempo sul set e passare più tempo in famiglia, adesso che il peso dell’età (83 anni compiuti) si fa sentire.
La produzione ha preferito non cambiare la tipologia della serie tv a cui il pubblico è da tempo abituata, così la decisione di dirsi addio (per il momento). Don Matteo uscirà di scena in maniera misteriosa, in modo da lasciare le porte aperte per un eventuale futuro ritorno, anche soltanto per qualche breve apparizione.