La trasmissione della Rai condotta da Pino Insegno “Il Mercante in Fiera” non sta piacendo al pubblico del piccolo schermo tanto che si pensa a uno stravolgimento del programma
Dai piani alti della Rai, arrivano indiscrezioni che suggeriscono possibili modifiche editoriali al programma Il Mercante in Fiera, condotto da Pino Insegno. Queste considerazioni arrivano in seguito ai modesti ascolti registrati durante la prima settimana di trasmissione.
È innegabile che l’avvio di Pino Insegno nella sua nuova avventura in Rai non sia stato del tutto esaltante. Da inizio settimana il conduttore guida il game-quiz di Rai2 nella fascia preserale. Tuttavia i risultati d’ascolto non hanno raggiunto livelli soddisfacenti, con i 638mila spettatori medi e il 3,4% di share dell’esordio, che alcuni considerano un inizio piuttosto deludente. Paradossalmente, questi numeri rappresentano attualmente il miglior risultato della settimana.
Le due puntate successive de Il Mercante in Fiera, trasmessi rispettivamente martedì e mercoledì, hanno registrato performance ancora più basse: 364 mila spettatori (2%) e 357 mila (1,9%). Non è arrivato nemmeno al 2% di share. Di conseguenza, la Rai sta prendendo in considerazione possibili aggiustamenti per garantire un maggiore coinvolgimento da parte del pubblico.
Cosa vuole fare la Rai con Il Mercante in Fiera di Pino Insegno
Secondo quanto riferito da LaPresse, si prevede che eventuali interventi al quiz show non verranno attuati prima di due settimane di programmazione, dando così il tempo di valutare se si verificheranno variazioni nei dati di ascolto.
Nonostante l’avvio incerto, resta la speranza che Pino Insegno e il suo programma possano trovare la strada per conquistare un pubblico più ampio e fidelizzato.
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La Rai è ben consapevole che anche i progetti più promettenti possono richiedere un periodo di rodaggio e ottimizzazione, e sarà interessante vedere come il programma si evolverà nelle prossime settimane. Rimane il fatto che un avvio con numeri così bassi nessuno lo aveva previsto nemmeno nelle peggiori ipotesi.