Netflix, tre milioni di italiani rischiano grosso: cosa sta succedendo

Tre milioni di italiano rischiano grosso: cosa sta succedendo su Netflix in queste ore e cosa bisogna fare per stare tranqulli.

Ogni giorno, in Italia, si accede regolarmente alle piattaforme di contenuti in streaming per potersi svagare.

La sera sul divano, dopo una giornata di lavoro e stress, in tanti si siedono, magari con il proprio partener, per guardare un film o una serie tv.

Una delle applicazioni più utilizzate e scarica è ovviamente Netflix che da anni ormai offre contenuti sempre nuovi, variegati e pronti a soddisfare le necessità e le richieste di tutti.

Ultimo successo, in ordine di tempo, è Mercoledì, la serie di Tim Burton sulla ragazzina della famiglia Addams, tra le più celebri del mondo dello spettacolo.

Cambiamenti interni e delle politiche dell’azienda americana, però, potrebbero ben presto rovinare l’esperienza di tantissimi abbonati, specialmente in Italia.

Scopriamo cosa sta succedendo ai piani alti di Netflix proprio in queste ore e perché gli utenti del nostro Paese rischiano grosso.

Netflix, cosa sta succedendo in queste ore? Rischi grosso

In questi giorni, nonostante le feste di Natale, si discute in merito alla possibilità che presto la società americana agisca in tutto il mondo per contrastare un fenomeno molto diffuso.

Il password sharing è uno dei problemi più grossi per i fornitori di servizi in streaming, specialmente quelli che consentono di guardare film e serie tv.

Non conosci il fenomeno? Semplice, si tratta in poche parole della possibilità da parte di più utenti di accedere al servizio attraverso le stesse credenziali su più dispositivi diversi ed in contemporanea.

Così facendo, gli abbonati effettivi risulteranno molti di meno poiché si accede ad un solo account dividendone le spese tra più utenti.

Si stima che in Italia il dato riguardante il password sharing si aggiri intorno al 30% degli abbonati all’azienda americana: stiamo parlando di circa tre milioni di italiani!

Specifichiamo che questa pratica non corrisponde ad un reato effettivo, ma si tratta sicuramente di una violazione delle condizioni contrattuali con il fornitore, nel caso specifico Netflix.

Per questo motivo, la società americana sta pensando di agire per contrastare e mettere fine, o quantomeno contrastare, il fenomeno diffuso in Italia e nel mondo.

Le prime limitazioni arriveranno presto, ma avranno un effetto iniziale solo sul mercato americano.

Con questo, però, Netflix non vuole totalmente eliminare il problema, ma cercare di trasformarlo in una risorsa.

Secondo le informazioni attuali, il fornitore di film e serie tv in streaming ha intenzione di continuare a permettere agli utenti il password sharing, ma a patto che paghino un sovrapprezzo.

Italiani scontenti da questa scelta e che recriminano a Netflix di aver sfruttato proprio la possibilità di condivisione dell’account nelle pubblicità per vendere il proprio abbonamento.