Pio e Amedeo fatti fuori dai palinsesti di Mediaset? Il duo comico ha pronto un piano B davvero assurdo, ma che potrebbe funzionare!
Pio e Amedeo protagonisti di un grande ritorno sul palco del Teatro Brancaccio di Roma, dopo quattro anni di assenza, con lo spettacolo “Felicissimo Show”. Il duo comico dimostra fin dall’inizio di essere all’altezza delle aspettative con il loro humor politicamente scorretto e tagliente. I toni delle battute sono sempre ironici, anche quando si spingono più sul pesante. Bisogna stare al gioco, si sa.
In platea ben presto si nota la presenza di Francesco Totti, seduto accanto alla compagna Noemi e vicino all’attore Lino Banfi. I due comici scherzano sul fatto che sembra di essere nel quarto capitolo de “L’allenatore del Pallone”. Rivolgendosi a Noemi, fanno notare come sembri essere sempre ospite a sbafo (o a scrocco, come direbbero le loro versioni Emigratis). Da qui, inizia un serrato show di due ore che non risparmia battutine anche a Mediaset.
Pio e Amedeo inventano una seduta spiritica per evocare Silvio Berlusconi, facendogli domande umoristiche. Si chiedono se abbia già costruito “Paradiso 2” (ricordiamo che al Cavaliere si deve la Milano 2) e se abbia incontrato personaggi come la regina Elisabetta o Raffaella Carrà. Le battute sono intervallate dalla musica della band di Achille Lauro, che accompagna anche gli sketch musicali.
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Il piano B di Pio e Amedeo fuori da Mediaset
Pio e Amedeo si sono lasciati andare anche sul tema della “Rai meloniana”. Sapete cosa ne pensano loro? La Rai diventa un ottimo piano B nel caso Mediaset decida di dar loro in benservito. “Se la Rai è meloniana? Noi se Piersilvio ci caccia andiamo a bussare lì, inutile fingere” rispondono con la consueta ironia.
Non mancano le ironie sulle dinamiche di coppia e sulle evoluzioni dei personaggi televisivi. Pier Silvio diventa comunista e Pio e Amedeo giocano con l’idea di una “Bella Ciao” rivisitata. Vengono toccati temi LGBTQ con un tocco di ironia, sottolineando la fluidità delle identità di genere. Poi viene messa in evidenza l’ipocrisia sulle questioni sessuali, facendo riflettere sulla libertà sessuale e sulle implicazioni monetarie.
Nella parte finale dello spettacolo, Pio e Amedeo si ritrovano improvvisamente in una Milano del 2036, una città dominata dal politicamente corretto. Vengono arrestati per “reato di vilipendio sessista” e vivono una serie di torture comiche, compreso un risveglio con Chiara Ferragni che li obbliga a ballare su TikTok. Il tutto è un esagerato scenario futuro che prende di mira l’ipocrisia e la superficialità dei social media.
Come finisce lo spettacolo
Lo spettacolo si conclude con una citazione di Umberto Eco: “Mentire riguardo al futuro produce la storia”. Pio e Amedeo, dopo lo show, rivelano di avere progetti futuri, incluso un possibile film a Natale con un titolo ancora provvisorio. In ogni caso, lo “scoglio” dello spettacolo ha certamente saputo arginare l’oceano delle aspettative.