Matilde Gioli è Fernanda Wittgens nel film in onda stasera su Rai 1 e disponibile in streaming su RaiPlay: scopri la sua storia vera.
Stasera in tv su Rai 1 c’è Fernanda, un film per la televisione prodotto dalla Rai con Matilde Gioli nel ruolo della protagonista. L’attrice interpreta una donna che ha avuto un ruolo importante in una delle pagine più buie della storia mondiale, ma che purtroppo è poco conosciuta.
Questa sera alle 21.25 il pubblico potrà conoscere finalmente la storia di Fernanda Wittgens, prima direttrice della Pinacoteca di Brera e artefice, durante la guerra, del salvataggio di tante opere d’arte e di molti ebrei perseguitati dal regime nazi-fascista e destinati alla deportazione.
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La storia vera di Fernanda Wittgens
Il film tv in onda stasera (e disponibile in streaming su RaiPlay) si preannuncia molto fedele alla storia vera della Wittgens. Scopriamo di più su questa donna:
Fernanda nasce a Milano il 3 aprile 1903. Suo padre, professore di lettere e traduttore di origini svizzere, fa nascere in lei l’amore per l’arte. Ogni domenica, infatti, l’uomo, portava con sé i sette figli a visitare musei. Purtroppo il padre viene a mancare quando la Wittgens è una bambina, ha appena sette anni. A ventidue anni Fernanda si laurea a pieni voti in Lettere presso l’Accademia scientifico-letteraria di Milano con una tesi in storia dell’arte. Dopo aver lavorato come insegnante di Storia dell’arte nelle scuole superiori, viene presentata al direttore della Pinacoteca di Brera Ettore Modigliani. Qui ottiene l’incarico di operaia avventizia (unico ruolo che potevano ricoprire le donne all’epoca).
Ben presto la sua competenza e preparazione la porta a svolgere funzioni tecniche e amministrative da ispettrice, divenendo l’assistente di Modigliani e poi – questa volta ufficialmente – ispettrice. Modigliani sarà destituito in quando anti-fascista ed ebreo, ma Fernanda continuerà il proprio lavoro mantenendo un filo diretto con lui.
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Perché è così importante
Nel 1940 Fernanda Wittgens vince il concorso e ricopre carica direttoria della Pinacoteca di Brera. Questa è la prima volta che una donna in Italia è direttrice di un importante museo o galleria. Durante i bombardamenti mette in salvo le opere artistiche della Pinacoteca, pur tra mille difficoltà.
Fin dallo scoppio della guerra la Wittgens ha sfruttato il prestigio e le conoscenze maturate negli anni per aiutare familiari, amici e ebrei a scappare. Nell’estate del 1944 viene arrestata a causa della delazione di un giovane ebreo tedesco collaborazionista che aveva aiutato ad espatriare. In prigione scrive numerose lettere, non si pente mai di aver aiutato chi poteva e la famiglia riesce a farla scarcerare dieci mesi dopo con un falso certificato medico di tisi.
Di nuovo libera, riceve la nomina a pro-direttore e commissario per l’Accademia delle Belle Arti di Brera. In seguito otterrà anche la carica della soprintendenza. Muore prematuramente a soli 54 anni nel luglio del 1957. Fernanda Wittgens viene ricordata per il suo operato nel salvataggio delle opere d’arte della Pinacoteca di Brera (in seguito quasi totalmente distrutta dai bombardamenti) e per l’aiuto fornito a moltissimi ebrei e persone contrarie al regime fascista. Dal 2014 Fernanda Wittgens è una Giusta tra le Nazioni, titolo conferito a chi, pur non essendo ebreo, durante la Seconda Guerra Mondiale ha agito in maniera eroica mettendo a rischio la propria vita per salvare quella anche di un solo ebreo dagli orrori nazi-fascisti.