Da cosa è tratto The Umbrella Academy? Le differenze tra serie e fumetto

Sai da che cosa è tratta la storia di The Umbrella Academy? Scopri tutte le differenze tra serie Netflix e fumetto originale in questo video.

La terza stagione della serie Netflix è disponibile in streaming. Sapevate che l’autore del fumetto su cui si basa la serie è un cantante molto famoso e che tra lo show e l’opera originale ci sono un bel po’ di differenze? Oggi le scopriremo tutte. Partiamo insieme in questo viaggio con la famiglia Hargreeves.

Da cosa è tratto The Umbrella Academy. La serie racconta le avventure di una particolarissima famiglia composta da sette fratelli adottivi dotati di strani poteri, nati nello stesso momento in varie parti del mondo, da donne che fino a un minuto prima del parto non erano incinte. I sette bambini vengono rintracciati e adottati da un milionario che li cresce addestrandoli come supereroi. Ora che sono adulti il loro padre adottivo è morto e si ritrovano per indagare sulla faccenda e sventare l’apocalisse. Ma sono la famiglia più disfunzionale di sempre…

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The Umbrella Academy: differenze tra serie Netflix e fumetto

The Umbrella Academy
Il logo della serie

Il fumetto. La serie si basa sull’omonima saga a fumetti creata da Gerard Way, famoso soprattutto per essere il cantante dei My Chemical Romance, e illustrata dall’artista brasiliano Gabriel Bá. Il fumetto è ancora in corso di pubblicazione. Il primo albo è uscito negli Stati Uniti nel 2007 e con il tempo i vari numeri sono stati raccolti in tre volumi: La suite dell’apocalisse, Dallas e Hotel Oblivion.

Nel 2020 Way ha annunciato che il quarto volume della saga si intitolerà Sparrow Academy, che se ben ricordate è anche il nome della fondazione di Reginald Hargreeves nel presente alternativo in cui tornano i nostri eroi alla fine della seconda stagione. Chissà se seguiranno la stessa trama! Per gli amanti degli easter egg: nel primo episodio della serie, sul retro della copertina del libro di Vanya cè una recensione firmata proprio da Gerard Way.

Adattare per il formato televisivo una saga a fumetti che parla di apocalisse, viaggi nel tempo e realtà alternative non è per niente facile. Infatti la serie si discosta abbastanza dall’opera originale, pur mantenendo intatto il suo cuore: i protagonisti che combinano un casino dopo l’altro mentre cercano di salvare il mondo e naturalmente l’azione. La serie però cerca di approfondire maggiormente il lato introspettivo dei personaggi e i loro legami. Ad esempio, sia il primo volume del fumetto che la prima stagione della serie si concentrano sull’apocalisse scatenata da Vanya. Nella versione cartacea la sua evoluzione è più rapida, mentre nella serie diventa la villain dopo un’intera stagione dedicata alla progressiva scoperta di sé e dei suoi poteri sopiti.

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Somiglianze e differenze

I fratelli Hargreeves della serie non assomigliano granché alle loro controparti cartacee. Innanzitutto perché i sette protagonisti del fumetto sono bianchi, un dettaglio poco probabile se pensiamo che vengono tutti da parti diverse del mondo. Inoltre il Diego dei fumetti ha una benda sull’occhio, Allison ha i capelli viola e Luther non è solo muscoloso, ma proprio gigantesco. Sono tutti dettagli che nella serie sono stati eliminati per mantenere un aspetto più realistico dei personaggi. Un’altra differenza: nei fumetti Diego è innamorato di Vanya.

I poteri. I fratelli Hargreeves della serie non si differenziano da quelli dei fumetti soltanto nell’aspetto, ma anche nei poteri. Diego è in grado di mantenere il respiro per un tempo indeterminato, Klaus oltre a vedere i morti è un telecineta in grado di levitare. Alisson non manipola le persone con la sua voce, ma direttamente la realtà. Il creatore della serie ha deciso di modificare i loro poteri per farli apparire più umani e meno supereroi. Anche la genesi del corpo da scimpanzé di Luther è diversa: nei fumetti, infatti, la sua testa viene cucita su un corpo gigantesco di un gorilla marziano.

L’orchestra. Nella prima stagione Vanya scatena l’apocalisse dopo aver scoperto che Reginald aveva soppresso i suoi poteri perché la riteneva troppo pericolosa. Nei fumetti invece dopo essersi sentita rifiutata dai suoi fratelli per l’ennesima volta, Vanya partecipa all’apocalisse dopo aver accettato l’invito della Orchestra Verdammten, un gruppo di musicisti assassini che le fa il lavaggio del cervello, risveglia i suoi poteri e la trasforma nel Violino Bianco. Numero Cinque le spara in testa per salvare il mondo.

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Ben è uno dei personaggi più amati dai fan della serie, eppure la sua versione cartacea compare esclusivamente nei flashback perché dopo la sua morte scompare del tutto e non resta a fare da spalla spettrale a Klaus. Ma neanche nei fumetti conosciamo ancora con precisione le cause della morte, che per il momento resta avvolta nel mistero.

Dallas. Nella seconda stagione i fratelli Hargreeves finiscono nella Dallas degli anni Sessanta. Qui la storia diverge quasi completamente dal secondo volume del fumetto, in cui tra le altre cose Vanya non finisce in una fattoria e quindi non c’è nessuna storia d’amore. Klaus non diventa il capo di una setta hippie. Diego non viene internato in manicomio ed è Allison ad uccidere Kennedy sotto ricatto dell’Agenzia.

Personaggi creati appositamente per la serie, che non compaiono mai nei fumetti: Leonard Peabody che nella serie sostituisce un po’ il ruolo dell’Orchestra; Sissy, l’interesse amoroso di Vanya nella seconda stagione; l’imprevedibile Lila, esattamente come i sicari svedesi. Non esiste nemmeno la Capa dell’Agenzia, The Handler interpretata da Kate Walsh.

Ecco il video pubblicato da Netflix Italia.